Nella quotidianità, come società di ricerca e selezione, ci confrontiamo costantemente con le esigenze di aziende e candidati. Allo scopo di creare il giusto incontro tra domanda e offerta di lavoro. Un aspetto fondamentale di questo processo, talvolta trascurato, è la comunicazione tra tutte le parti coinvolte, in particolare quando si tratta di ricevere e fornire feedback.
Di norma ogni candidato che partecipa a un colloquio è desideroso di ricevere un aggiornamento sullo stato della selezione. Perchè desidera sapere se la sua candidatura ha suscitato interesse, quali sono le sue prospettive, anche per migliorare il suo futuro. Noi siamo abituati fornire riscontri tempestivi e trasparenti.
Ma in tutto ciò c’è un lato della medaglia che spesso rimane inesplorato. Ovvero sia quando un candidato decide di interrompere una selezione o, peggio, una volta assunto in azienda, sceglie di interrompere la collaborazione. Situazioni in cui raramente riceviamo un feedback trasparente, diretto e costruttivo. Le giustificazioni circostanziali risultano risposte spesso inadeguate, se non del tutto omesse
La mancanza di un confronto sincero limita la nostra capacità di supportare i candidati in possibili situazioni future (magari nell’occasione di un’opportunità futura, più adatta alle loro esigenze), ma anche di fornire alle aziende informazioni utili per migliorare i loro processi di selezione e gestione del personale.
In questi casi, vorremmo che il candidato si sentisse libero di esprimere le sue criticità in modo diretto e onesto, le motivazioni che lo hanno spinto a interrompere il percorso, o le info per individuare altre problematiche presenti nelle dinamiche aziendali che potrebbero essere utili per il futuro
Com’è strutturato un buon feedback?
Il feedback è essenziale per garantire un miglioramento continuo e un processo di selezione efficace. Ma come dovrebbe essere strutturato un feedback utile e costruttivo? La chiave sta nel fornire un riscontro chiaro, sincero e specifico. Ecco alcune caratteristiche fondamentali di un buon feedback:
Essere sinceri e onesti, specifici nelle criticità riscontrate
nell’esprimere le proprie motivazioni in modo sincero, senza giustificazioni vaghe.
Desideroso e convinto di comunicare apertamente se ci sono problemi legati alla cultura aziendale, alla gestione o alle aspettative non soddisfatte.
Trasmettere nel dettaglio delle difficoltà incontrate, descrivendo situazioni concrete e specifiche (carico di lavoro troppo elevato, o mancanza di supporto)
Evidenziare le aspettative non soddisfatte
- Esprimendo chiaramente che cosa si aspettava dall’azienda e in che modo queste aspettative non sono state soddisfatti
- L’essersi trovati in un ambiente di lavoro (promesso) non corrisponde alla realtà, per raccogliere le spiegazioni e le ragioni del disallineamento.
I benefici di una comunicazione efficace
Oltre a comprendere cosa non ha funzionato, il feedback può migliorare la relazione tra la società di selezione e il candidato. Che vogliono sentirsi ascoltati e compresi, ricevere informazioni dettagliate riguardo alle loro esigenze, aspettative e preferenze professionali. E questo permetterebbe alla società di selezione di fare un lavoro più accurato, allineando meglio i profili alle posizioni offerte.
Non ultimo, il feedback ci consente di capire meglio se un determinato candidato è davvero adatto a una specifica azienda o se ci sono elementi che, per il futuro, potrebbero essere affinati per una selezione più mirata.
Se un candidato decide di lasciare un’azienda in ragione a criticità che riguardano la cultura aziendale, o la comunicazione interna o certe difficoltà relazionali o la gestione delle risorse umane, la specificità di questi dati preziosi potrebbe aiutare altre aziende a migliorare il loro ambiente di lavoro e rendere il loro processo di selezione più inclusivo e più in linea con le aspettative dei professionisti.
In definitiva, comunicare con la società di selezione è un’occasione preziosa non solo per le aziende, ma anche per i candidati. I feedback reciproci permettono una crescita continua e la possibilità di adattarsi meglio alle esigenze che evolvono nel mercato del lavoro. Le aziende, grazie ai feedback ricevuti, possono migliorare i propri processi di selezione e gestione delle risorse.
Il consiglio, a tutti, è quello di dedicare più tempo per confrontarsi sinceramente con noi. Solo in questo modo potremo continuare a migliorare il nostro lavoro e, soprattutto, a garantire che le opportunità di carriera siano il più possibile allineate alle realistiche aspettative e desideri di ciascuno. In fin dei conti, il feedback non è solo un modo per correggere il tiro, ma un’opportunità per creare connessioni più forti e durature tra candidati, aziende e chi si occupa di selezione.
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