Premesse generali per il Career Counseling & Placement

  1. Premesse di fondo e finalità.

E’ nostro l’obiettivo di individuare:

  1. la corretta identità professionale, l’evidenza delle esperienze maturate e dei relativi contenuti caratterizzanti, i risultati, le soft skills emerse.
  2. Identificazione delle key words a supporto di un matching e di una auto presentazione efficace. E’ un’indagine estendibile anche alle potenzialità e alle doti nascoste della persona.
  3. L’intervento può allagarsi sia alla valutazione delle individualità (della persona) che può fornirci DISC, sia al supporto per migliorare o -modificare il “proprio modo ” d’essere e di operare come manager (nell’ottica proattiva, migliorativa).

 Il Placement  e le fasi di un percorso:

  • La finalità del percorso si traduce nella costruzione di più opportunità di matching verso le giuste aziende, allineate al “ciò che sei” professionalmente, alle “risposte ed alla proattività” da offrire alle stesse, in allineamento alle proprie attese
  • Vanno ricercati e costruiti mirati contatti, nelle modalità possibili, per offrire (e saper comunicare) i propri contenuti professionali
  • Consigliando le appropriate modalità per il giusto approccio e confronto diretto (colloqui) con le aziende
  • Sviluppando, per quanto richiesto, l’analisi e la ristrutturazione del ruolo, nuove indicazioni sul piano organizzativo e su possibili percorsi formativi managerial

 

  1. Premesse generali

Servizio in forte crescita con Quadri e Dirigenti che ci richiedono il nostro supporto per la definizione di un quadro professionale valutativo del ruolo ricoperto, dei relativi spazi di crescita e sviluppo o delle alternative sul piano dell’impiegabilità.

La motivazione e decisione di contattarci si collega a diverse motivazioni:

  • al superamento di situazioni lavorative critiche o potenzialmente tali (dubbi sull’evoluzione dell’azienda, del ruolo, di insoddisfazione o di una location altamente critica)
  • alla ricerca di un ampliamento di ruolo, di responsabilità, di cambio di settorialità
  • ad un’azione di autodifesa rispetto a possibili minacce incombenti o prevedibili

Sono quindi figure interessate ad “aprire” un confronto mirato ad una ricollocazione allineata e coerente alle proprie esperienze, alle proprie skills, rispondente agli obiettivi di ruolo, di responsabilità, di autonomia già raggiunti, oppure migliorativi.

E’ corretto altresì evidenziare il valore proattivo e propositivo che ci contraddistingue nella veste di consulenti. Ovvero di professionisti capaci di cogliere, entrando nel merito dei reali contenuti professionali della persona, l’intero spettro delle “potenzialità” di un profilo professionale, “mettendoli in gioco” con forti modalità proattive.

L’intreccio, articolato e profondo, tra competenze e conoscenze con le esperienze e le settorialità maturate, possono talvolta emergere opportunità di ruolo e di responsabilità proiettabili su up grade organizzativi migliorativi. E questo può valere per professionisti che vogliono trovare “il meglio”.

Considerando che i tratti distintivi di un manager, per quanto qualificati e ben valutati in un confronto di adeguato livello professionale, non dovrebbero però essere mai visti in un’ottica statica.

In modalità diverse, più o meno sofisticate, chiunque potrebbe porsi l’obiettivo di potenziare le proprie capacità e le “usuali” modalità nello svolgere le azioni e le iniziative nella propria vita professionale.

Le caratteristiche dei nostri interventi

1. Approccio:

Occorre saper cogliere e sviluppare l’intero quadro professionale e delle attese della persona.

Le figure di alto livello danno di sé una rappresentazione professionale ed esperienziale normalmente adeguata, anche se non sempre sufficientemente delineata sul piano delle aspettative, profonde che spesso ciascuno ha di se stesso.

La propria identità professionale (competenze, attività svolte, responsabilità, risultati raggiunti) rimane sovente “ancorata” ai ruoli ed ai settori vissuti, al proprio “oggi” professionale”. Le aspettative, gli obiettivi per un domani diverso richiedono ben di più.

A noi spetta il compito professionale di dialogare e di entrare nel merito di ruoli, attività, esperienze di settorialità. Compito questo consentitoci dalle nostre trascorse esperienze in azienda, nella consulenza, nelle relazioni dirette con manager e dirigenti. Cerchiamo di “sintonizzarci” non sulla “sola” valutazione del profilo professionale presentatoci.

Dal dialogo, in più fasi, dobbiamo sapere trarre tutte le necessarie indicazioni per far emergere la giusta profondità professionale. E ciò in ordine a:

  • la vera ampiezza del ruolo presidiato,
  • alle possibili proiezioni su attività attigue.
  • ai possibili conseguenti sviluppi logici
  • agli eventuali diversi ed aggiuntivi contenuti professionali, specialistici
  • alle possibili proiezioni di allargamento delle autonomie e delle responsabilità, dell’ampiezza e della proattività d’impegno,
  • all’interfunzionalità ed alla trasversalità

in un quadro di skills da ricondurre al “giusto” attore per quell’organizzazione aziendale.

Su un terreno di confronto che richiede la piena ed aperta partecipazione e disponibilità nel trasmetterci conoscenze e caratteristiche professionali (su quanto fatto, su quanto costituisce l’insieme delle competenze possedute). Per poterle così collocare su un piano d’attrattività professionale (sintetizzabile nelle Key Words), base di un matching con le possibili richieste-attese di aziende, diverse per settorialità.

E’ una valutazione che va sempre estesa alle caratteristiche individuali e manageriali della persona. Anch’esse determinanti per affrontare azioni lavorative innovative, per “produrre” risultati positivi e reali up grade, per fare la differenza, sul piano dello sviluppo e del miglioramento. Quelle necessarie per affrontare “nel concreto” (non a livello di metodiche) scelte e ad azioni focalizzate al conseguimento di risultati migliorativi, per saper fare dei “passi oltre”, grazie alla propensione al “nuovo”, creando nuove opportunità, misurandosi in concreto sul fare, sul realizzare.

Parliamo quindi di figure dotate di entusiasmo, elasticità, voglia di fare bene, a conferma del proprio valore. Con caratteristiche soggettive e personali che possono supportare la garanzia dei risultati (grazie ad un loro efficace inserimento).

 

2.L’indagine e la valutazione delle caratteristiche della persona.

Un riposizionamento migliorativo, un ruolo rappresentativo di soluzioni migliorative al proprio status professionale, richiede un percorso sui seguenti passaggi fondamentali:

  • La disamina e la valutazione delle competenze tecnico-professionali, per singole esperienze, delle soft skills e delle individualità trasmesseci; la focalizzazione sulla managerialità e soprattutto sull’intreccio tra ruoli ed attività concretamente e individualmente sviluppate nelle esperienze di settorialità. I cui positivi risultati “supportano” la valutazione e la verifica della qualità delle soft skill realmente possedute.
  • La verifica di congruità (e perseguibilità) degli obiettivi professionali espressi dalla persona (aspettative in ordine a ruolo o nuovi ruoli, nuove settorialità “possibili”, diverse posizioni, sviluppi futuri, ambiente e contesto lavorativo cercato).
  • L’evidenza delle Key Words rappresentative della persona-professionista. Alla base degli ipotizzabili matching tra contenuti professionali e competenze possedute ed i contenuti e le caratterizzazioni proprie di settori-Aziende di prossimità (prodotti–tecnologie-mercati).
  • La “raccolta”, concordata, dei “contenuti di auto presentazione”; base necessaria per la stesura di uno/più profili professionali personalizzati e per l’impostazione della lettera/e d’accompagnamento. Pensando sempre all’impatto sui “decisori aziendali”, a fronte dei bisogni professionali ed organizzativi relativi alle aziende target

3. Il Placement

In buona parte le figure coinvolte nel Career Counseling, richiedono il successivo supporto nella ricerca e negli sviluppi dei contatti con le aziende appartenenti alla rosa target concordata.

L’azione consulenziale che precedentemente ha individuato ed approfondito le competenze (tutte), i bisogni e le esigenze di chi vuole indirizzarsi verso nuove opportunità,

deve saper individuare, miratamente, le specifiche aziende da considerare “rispondenti”  (per peculiarità , per i potenziali “bisogni organizzativi”) agli obiettivi del percorso intrapreso.

Aziende che per credibilità negli sviluppi futuri, dimensioni, struttura, location, devono “allinearsi” alla diverse ed articolate attese della persona.
Va poi sempre sottolineato che la vera leva per raggiungere il risultato (contatti e confronti diretti in azienda) è rappresentato anche dall’appettibilità e dall’attrattività del candidato rispetto alle esigenze reali di un’azienda. Tutto ciò sul piano delle competenze, delle caratteristiche individuali, della vicinanza di settorialità, da mettere in campo sul piano delle risposte alle criticità organizzative presenti in azienda, nell’ottica di un auspicabile loro superamento.

Attività che si coniuga con la qualità delle modalità dei matching costruiti.

Occorre sempre saper bilanciare e soppesare la reciprocità delle attese, lato persona, lato azienda. Per un matching che possa “funzionare”, grazie alla “massima” rispondenza delle reciproche attese.

Da parte nostra l’impegno di poter costruire e concretizzare più ipotesi di possibili e concrete alternative, in termini di settori – aziende, cui ragionevolmente indirizzarsi.
Facendone seguire contatti diretti identificati da nominativi di aziende cui rivolgersi, coi relativi referenti da contattare.

Un percorso richiedente altresì l’attenzione anche ad altrettante importanti leve di supporto al progetto-supporto avviato:

  • Le modalità comunicative: servono capacità vere per presentarsi e per comunicare, nelle migliori modalità, i propri contenuti professionali, le individualità, il farsi riconoscere come persona giusta per “quel” profilo
  • I colloqui-confronti che vanno preparati; sia nell’esposizione professionale di se stessi, sia nel coniugare la propria identità professionale con il contesto aziendale del momento (bisogna conoscere ed arrivare preparati……)
  • Un piano d’azione concordato su azioni, iniziative, apertura al net working, ecc.

 

4. Articolazione operativa:

In sintesi questi i nostri servizi, le modalità di confronto, la proposta operativo – economica.

  • Prime indicazioni di base via telefono sul supporto richiestoci
  • Valutazione del profilo sottopostoci con un rapido riscontro, alla persona, sulla percorribilità e sul successo del ns intervento consulenziale, sull’accettazione (o meno) dell’incarico
  • Anticipazione sintetica di principali contenuti del possibile progetto: il percorso e le reciproche modalità di azione inerenti al coinvolgimento su quanto richiede la comprensione dell’identità professionale, delle aspettative, degli obiettivi, dei tempi del ns intervento
  • Avvio di un percorso con più incontri per la piena comprensione dell’identità professionale, delle aspettative, dei vincoli, ecc.
  • Successivo sviluppo, da parte nostra, dei contenuti e delle modalità delle ns azioni (verso aziende, mercato), Ipotesi sui tempi necessari per i diversi step operativi, con fasi via via riassunte con reports.

La proposta economica verrà articolata su: costo complessivo, anticipo, rateizzazione mensile su avanzamento commessa

Sottolineiamo, infine:


Le figure professionali di ns riferimento per i percorsi di Career Counseling & Placement sono dirigenti, quadri, in ogni caso sempre con una RAL superiore ai 50-60 K €
Gli ambiti settoriali hanno come riferimenti settoriali: il manifatturiero-industriale, l’impiantistica, parte dei servizi.


Campo d’attività: operiamo per aziende italiane, presenti anche in locazioni estere.