Finalità: puntando ad una sinteticità dei contenuti, per conquistare l’attrattività per i lettori, ecco un esempio del nostro operare, correlato alle attese dell’azienda, rappresentata dall’individuazione della giusta scelta per un profilo ok.

Approccio indirizzato a: figure informatiche, capi progetto in possesso delle metodologie AGILE.

Il nostro obiettivo:
Chiariti ed esplicitati i contenuti e le competenze del ruolo, vogliamo far emergere i criteri valutativi presenti e messi in campo dai recruiter-azienda nelle diverse fasi della selezione-incontro con l’azienda.
Quali le diverse attese ed punti di vista di chi sta dall’altra parte? Quali gli spunti valutativi, le proposte in ordine, per esempio, alle modalità di pubblicazione, ai contenuti delle Vacancy?

Da parte nostra, sul piano professionale, la possibilità di trattare le difficoltà, oggettive e soggettive, di un confronto (candidati, recruiter, aziende) richiedente un impegno reale per il superamento del solo proprio punto di vista, l’apertura ad un dialogo sui contenuti centrali (professionalità, obiettivi, esigenze) ed altresì essenziali per una vera reciproca conoscenza.

Infine: è un’occasione per sviluppare relazioni di conoscenza, capaci di andare oltre ai soli contenuti del CV. In prospettiva di opportunità professionali, per tutti, favorite dalle info ricevute ed elaborate.

Posizione da ricercare, i contenuti ed i passaggi

Contenuti sintetici della posizione: esperienza maturata sia nella programmazione, sia nella gestione di commesse-progetti per realtà strutturate. Persona i cui compiti e responsabilità si collegano alla gestione di più team di sviluppatori: monitorandone il carico di lavoro, i tempi realizzativi, i costi, l’aderenza alle richieste dei Committenti. Sapendo altresì sviluppare un forte coinvolgimento, una tensione positiva verso le diverse figure collegate a progetti, spesso eterogenei per attività e settori aziendali. Conoscenza delle metodologie AGILE ed informatiche: linguaggi Java, Python.

  1. Contenuti e le competenze del ruolo sul piano della programmazione, le principali caratteristiche della figura:
    a) Riconduciamo le conoscenze e le capacità “tecniche” al termine Coding, che suddividiamo in:
    • Computer Science: conoscenze di algoritmi, database e sistemi hardware/software;
    • Software Engineering: capacità di automatizzare lo sviluppo del software e il testing;
    • Programming: capacità di scomporre i problemi in funzioni, di scrivere, organizzare e documentare il codice;
    • Experience: conoscenza e utilizzo continuo nel tempo dei più moderni linguaggi di programmazione, non solo object-oriented, ma anche con capacità di condividere la propria conoscenza con la community degli sviluppatori.

    b) Tecnico dotato, però, di un “modo di pensare” i cui tratti possono essere riassunti nelle capacità di:

    • analizzare e organizzare i dati del problema ( criteri logici);
    • formulare il problema in un formato che ci permette di usare un “sistema di calcolo” per risolverlo;
    • automatizzare la risoluzione del problema definendo una soluzione algoritmica;
    • generalizzare il processo di risoluzione del problema per poterlo trasferire ad un ampio spettro di altri problemi.

    c) Figura caratterizzata (possessore) dai seguenti comportamenti (connessi al Coding) :

    • abile e confidente nel trattare la complessità e nel lavorare con problemi difficili;
    • abilità nel trattare con problemi definiti in modo incompleto;
    • abilità nel trattare aspetti sia propri della dimensione umana che tecnologici;
    • capacità di comunicare e lavorare con gli altri per il raggiungimento di una meta comune o di una soluzione condivisa;
    • la capacità di debugging, ovvero di accettare gli errori come parte di un processo di apprendimento iterativo;
    • la capacità di assemblare, combinare e trasformare soluzioni già create in altri contesti.

    d) E quindi un “collaboratore” che conosce il metodo Agile.
    Agile ovvero una metodologia sintetizzabile nelle seguenti capacità:

    • “costruire” il valore dell’interazione tra persone e della collaborazione con i clienti, grazie a rapporti collaborativi, lavoro in team;
    • migliorare la gestione di progetti di sviluppo software, orientata alla collaborazione in team, alla condivisione di obiettivi e output.

    Da applicare a processi dove sono importanti sia le tech skill sia le soft skill di tipo relazionale.

    Processi
    con al centro la produttività del team (efficacia ed efficienza), i feedback pratici dei clienti (più che le impostazioni “passate” e centrate sull’intuizione dei creatori del prodotto e sulla raccolta completa dei requisiti ex-ante), la prototipazione e non la progettazione anticipata “monolitica” e completa, la sperimentazione non la prestabilita pianificazione di tempi e metodi di
    progetto.

    Progetti
    e relative fasi in cui il team di progetto può testare la soluzione sviluppata insieme con l’utente finale, che, confermando il raggiungimento dello specifico obiettivo della singola fase, da l’ok per passare alla fase successiva del progetto.
    Puntando sempre alle capacità sia tecniche sia comportamentali, mai tralasciando la gestione delle differenze di idee, opinioni, modalità di approccio alle attività. Importanti le capacità presenti necessarie per la gestione dei conflitti, il team building e la leadership “contestuale”.

    e) L’allineamento tra business ed informatica richiede, infine, un forte coinvolgimento attivo dell’organizzazione. Traducibile, in estrema sintesi, nei seguenti passaggi (aree di competenza):

    • Plan: con chiari e prevedili caratterizzazioni del campo d’attività;
    • Build: riuscire a percorrere efficacemente le diverse fasi (implementare una soluzione, sviluppare il prodotto, testarlo e consegnarlo secondo procedure definite);
    • Run: rispondere alle richieste dell’utente, per la fornitura di servizi allineati a quanto stabilito;
    • Enable: rispondere alle esigenze organizzative ( sicurezza dei dati, soddisfazione delle aspettative dei clienti).
  2. Come sviluppare le fasi dei processi selettivi?
    Sono colloqui tesi alla verifica delle competenze tecniche, al posizionamento organizzativo della persona. Al centro la verifica di quanto sopra esposto, tecnicamente, come richiesta vincolante, per affrontare la posizione, il ruolo. Con un dialogo teso a verificarne lo spessore, i collegamenti al contesto operativo, alla settorialità; e ciò in ragione alle tipologie delle aziende, ai processi e procedure presenti, alla contestualizzazione organizzativa (quanti team contemporaneamente attivi, con quali interlocutori-aziende affrontati e così via).I successivi colloqui ( superamento del primo) sono mirati all’approfondimento delle soft skills ed alle caratteristiche comportamentali richieste dal ruolo e dal contesto aziendale. Forte attenzione alle capacità relazionali, al confronto aperto, alla decisionalità da mettere in gioco per svolgere positivamente il ruolo. Importante la “rappresentazione” delle situazioni affrontate, vissute, l’evidenza dei risultati raggiunti

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