Il metodo del Problem Solving nei colloqui di lavoro: un approccio efficace alla selezione del personale

Nel sondaggio di questa settimana abbiamo raccolto le vostre opinioni circa l’utilizzo del problem solving come metodo di conduzione di un colloquio di lavoro.

Il nostro obiettivo era comprendere se nella vostra esperienza, l’utilizzo di questo metodo piuttosto che un approccio classico, sia stato percepito come più o meno efficace.

L’approccio classico alla conduzione del colloquio di lavoro prevede di sottoporre al candidato una serie di domande di approfondimento, circa i suoi contenuti professionali (specifiche di ruolo, attività, responsabilità, prodotti trattati etc.), per coadiuvare la sua auto – presentazione.

Questo approccio è certamente utile per costruire insieme al candidato un quadro delle sue esperienze più accurato possibile; tuttavia, non sempre è sufficiente a far emergere i contenuti professionali della persona in maniera significativa.

Nella nostra esperienza, un metodo meno tradizionale ma certamente strategico è quello del problem solving: durante il colloquio, al candidato viene presentato un problema da risolvere, un caso reale che potrebbe verificarsi nel ruolo per cui si sta candidando. Al candidato viene quindi chiesto di utilizzare le sue competenze tecniche e conoscenze per spiegare come avrebbe risolto quella situazione e di motivare il suo agito.

Con problem solving si intende il processo cognitivo attraverso il quale un individuo, posto di fronte ad una sfida o un problema da risolvere, si impegna per analizzare le variabili coinvolte e formulare una soluzione efficace.

Nel contesto della selezione del personale, il metodo del problem solving permette di valutare in modo pratico le abilità di un candidato, osservando come affronta e risolve problemi complessi che potrebbe incontrare nel ruolo per cui si candida. Questo approccio offre una panoramica concreta delle capacità del candidato, andando a sviscerare i contenuti professionali che ha sviluppato.

L’adozione del problem solving come metodo di selezione presenta numerosi vantaggi:

· Valutazione delle competenze tecniche: Il problem solving consente di esaminare le competenze tecniche del candidato in un contesto pratico. Anziché limitarsi ad un elenco di competenze ed attività, tramite il problem solving si può osservare direttamente come il candidato applichi le sue conoscenze per risolvere problemi reali.

· Aderenza al settore: Porre il candidato in una situazione pratica da sviscerare, consente di approfondire l’aderenza di settore del candidato, perché lo porrà nella condizione di rendere espliciti i prodotti e le tecnologie con cui è solito operare.

· Comprensione delle capacità analitiche: Presentare una situazione problematica permette di capire meglio le capacità analitiche del candidato. La sua abilità nel scomporre il problema, analizzare i dati e formulare una soluzione efficace è cruciale per molti ruoli professionali, soprattutto di natura manageriale

· Valutazione della creatività e dell’innovazione: Questo metodo permette di valutare la creatività e l’innovazione del candidato. Le soluzioni proposte possono rivelare la capacità del candidato di pensare fuori dagli schemi e proporre approcci innovativi ai problemi.

· Previsione della performance: Osservando come i candidati risolvono problemi specifici, si possono fare previsioni sufficientemente accurate sulla loro performance futura. Questo metodo offre una visione pratica delle potenzialità del candidato nel contesto lavorativo reale.

· Riduzione del bias nelle selezioni: Le autopresentazioni e le interviste tradizionali possono essere influenzate da vari bias. Il problem solving riduce questo rischio, permettendo di basare la valutazione su performance concrete piuttosto che su impressioni soggettive.

· Engagement del candidato: Questo approccio può rendere il processo di selezione più coinvolgente per i candidati: sentendosi stimolati a dimostrare le proprie capacità in modo tangibile, può migliorare anche la loro percezione dell’azienda e del ruolo.

Utilizzare il problem solving nella selezione dei candidati rappresenta un metodo strategico per migliorare la qualità e l’efficacia dei percorsi di selezione. Questo approccio permette di andare oltre le tradizionali modalità di selezione, offrendo una valutazione più accurata e completa delle competenze e delle capacità dei candidati.

Adottare questo approccio innovativo nella selezione del personale non solo migliora il processo di assunzione, ma può anche dare all’azienda un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro, inserendo in azienda candidati ben qualificati ed aderenti alle proprie esigenze.

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