Esclusi oggi, ma non perdenti. Le motivazioni di un “no”.

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Quando si parla di selezione del personale, è altissima l’eventualità di ricevere un no e di essere scartati dal processo, o meglio da “quel” processo.
Non necessariamente questo deve portare a mettere in discussione sè stessi, le proprie competenze, o più semplicemente il lavoro e la professionalità del recruiter.
Dal punto di vista dell’Head Hunter numerose le ragioni per cui un profilo potrebbe essere scartato, ma non per questo considerato perdente.

In sede di screening e analisi del curriculum, prima del colloquio, alcune delle motivazioni possono essere così riassunte:

  • Nel corso della ricerca, l’azienda cliente decide di modificare la sua richiesta, in relazione a caratteristiche e competenze inizialmente espresse per il profilo ricercato;
  • Il profilo risulta centrato: ottimi contenuti, ma non per il settore di riferimento;
  • Ottimo profilo ma con una RAL eccessivamente alta;
  • Profilo centrato, ma mancante una o due caratteristiche essenziali per la cliente, sul piano tecnico-professionale;
  • Profilo decisamente sovrastrutturato sul piano manageriale–organizzativo;
  • Richiesta vincolante da parte del candidato della dirigenza, ma non prevista o prevedibile da parte dell’azienda;
  • Autodescrizione inadeguata: carenza di informazioni concrete; competenze ed esperienze essenzialmente accennate e mal interpretabili; mancanza di riferimenti settoriali (prodotti e tecnologie).

A valle del colloquio invece, tra le altre, si possono evidenziare le seguenti situazioni:

  • Il candidato risulta non idoneo, in ragione e alla luce solo degli elementi oggettivi caratteriali, o di specifiche individualità richieste dal cliente (direttive);
  • Il candidato risulta non idoneo per quell’incarico, ma ottimo per una futura posizione;
  • Il candidato viene ammesso alla short list finale, ma la cliente sospende la ricerca o introduce profonde modifiche nei contenuti presenti nella vacancy;
  • Sebbene il candidato risulti idoneo per la short list finale, il recruiter è costretto ad effettuare dei tagli in relazione ad una eccessiva ampiezza della stessa.

La valutazione positiva del profilo porterà comunque il recruiter ad archiviarlo, in vista di una possibile riconsiderazione in futuro.

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